Davide Sarrecchia
Termoautonoma, autosufficiente e armonicamente inserita nell’ambiente circostante. Arriva da Dobbiaco, al confine con l’ Austria, nel cuore delle Alpi italiane, uno dei più riusciti esempi di architettura eco-sostenibile. Una residenza monofamiliare, progettata da uno studio di architetti italiani, che sembra confondersi con le montagne circostanti e che si avvale di terrazze e finestre disposte in modo tale da catturare la luce per il maggior numero di ore possibile. Termoisolata e dotata di un impianto fotovoltaico posizionato sul tetto.
La casa è organizzata tutta intorno ad un cortile centrale. Le volumetrie sono sfalsate come i piani. Al piano terra si trova la zona ingresso, uno studio e una zona giorno che si affaccia sull’atrio. Al piano superiore, al quale si accede attraverso una scalinata, ci sono la cucina e la sala da pranzo. C’è poi una piccola dependance a cui si può accedere anche tramite una scala esterna. Al secondo piano c’è poi la camera da letto matrimoniale, un bagno e una stanza armadio. Il design sfalsato permette di sfruttare la luce dei piani superiori anche per l’area interrata dove, invece, è stata realizzata un’area benessere e fitness.
Per la scelta dei materiali ci si è orientati sul cemento e il legno. Il piano interrato e il solaio del primo piano sono stati fatti in cemento armato, mentre il resto è stato realizzato in legno. Legno isolante è stato usato per le pareti esterne, gli interni e i soffitti. Grazie al sapiente utilizzo dei materiali e delle vetrate e ad una ventilazione controllata, la residenza è classificata come “A” dal punto di vista dell’efficienza termica. Per quanto concerne l’efficienza energetica, invece, l’abitazione è autosufficiente grazie ad un impianto di pannelli solari sul tetto che fornisce l’energia sufficiente per la ‘vita’ della casa.
